Tre Giorni di Riflessione e Azione per Gaza: Brucia l’Umanità

Davide Ladisa
5 min di lettura

Tre Giorni di Riflessione e Azione per Gaza

La brutalità e l’oppressione subite dalla popolazione di Gaza sono un tema che richiede attenzione e riflessione. Un ciclo di incontri intitolato “Brucia l’umanità” è in programma per il 19 e 27 giugno, e l’8 luglio prossimi nella biblioteca Bovio a Trani. Organizzato dai Dialoghi di Trani e dall’associazione culturale La Maria del Porto in collaborazione con il Comune di Trani, questo evento mira a illuminare la situazione attuale della Striscia di Gaza e a promuovere il dialogo e la condivisione di idee.

Perché “Brucia l’umanità”?

Il nome “Brucia l’umanità” è stato scelto con grande attenzione. Gli organizzatori spiegano che la Palestina è il simbolo di ciò che accade quando il diritto internazionale viene ignorato e l’oppressione viene normalizzata. Questo ciclo di incontri offre uno spazio di condivisione e confronto per riflettere su quanto sta accadendo, sulle cause storiche e politiche del conflitto e sulla feroce occupazione israeliana, che si compie sotto gli occhi distratti dell’Europa.

Il Primo Appuntamento: Nabil Bey Salameh

Il primo appuntamento del ciclo è fissato per giovedì prossimo, 19 giugno, con Nabil Bey Salameh, un cantautore e giornalista palestinese. Fondatore del gruppo Radiodervish, Nabil è anche traduttore del libro “Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza”. Durante l’incontro, Salameh condividerà le sue esperienze e riflessioni sulla vita a Gaza, offrendo una prospettiva unica e profonda sulla situazione attuale. Parte del ricavato della vendita del libro sarà devoluto a Emergency, un’organizzazione che lavora per fornire assistenza umanitaria in situazioni di emergenza.

L’importanza delle poesie di Gaza

Le poesie di Gaza, tradotte da Nabil Bey Salameh, sono un mezzo potente per esprimere la sofferenza e la resistenza di un popolo. Attraverso la sua musica e le sue parole, Salameh invita il pubblico a riflettere sulla brutalità che la popolazione di Gaza sta subendo e a comprendere l’importanza del loro grido.

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Il Secondo Appuntamento: Andreas Malm

Venerdì 27 giugno, il ciclo proseguirà con un discorso sul libro “Distruggere la Palestina, distruggere il pianeta” dello svedese Andreas Malm. Malm è un attivista e pensatore influente all’interno del movimento per il clima, noto per le sue idee originali e provocatorie. Il suo libro esplora il legame tra il conflitto in Palestina e le questioni ambientali globali, offrendo una prospettiva critica e stimolante.

Il legame tra conflitto e ambiente

Andreas Malm sostiene che il conflitto in Palestina non è solo una questione politica, ma anche ambientale. Il libro di Malm analizza come le politiche israeliane abbiano un impatto negativo sull’ambiente e come il conflitto possa contribuire alla distruzione del pianeta. Questo incontro offrirà un’opportunità unica per approfondire queste tematiche e comprendere meglio la complessità delle questioni globali.

Il Terzo Appuntamento: Alae Al Said

Martedì 8 luglio, i Dialoghi di Trani ospiteranno Alae Al Said, una scrittrice palestinese. Autrice del romanzo “Il ragazzo con la kefiah arancione”, Al Said narra una storia di amicizia, tradimento, resistenza e perdono. Le vicende private dei protagonisti si intrecciano alle vicende di un popolo che, nella capacità di resistere, ha mostrato la sua forza, rivendicando tenacemente il diritto alla propria terra.

La resistenza e il diritto alla terra

Il romanzo di Alae Al Said è un omaggio alla resistenza palestinese e al diritto alla terra. Attraverso le sue parole, Al Said invita il pubblico a riflettere sulla lotta per la libertà e la giustizia, offrendo una prospettiva profonda e coinvolgente sulla situazione attuale.

Sintesi

Il ciclo di incontri “Brucia l’umanità” è un’opportunità unica per riflettere sulla brutalità che la popolazione di Gaza sta subendo e per promuovere il dialogo e la condivisione di idee. Attraverso i contributi di Nabil Bey Salameh, Andreas Malm e Alae Al Said, gli organizzatori offrono una prospettiva complessa e stimolante sulle cause storiche e politiche del conflitto e sulla feroce occupazione israeliana. Questo evento è un richiamo all’attenzione e un invito all’azione, per comprendere meglio la situazione attuale e promuovere la giustizia e la pace.

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