L’Impatto dell’Illegalità sul Commercio e i Pubblici Esercizi nel 2024
Nel 2024, l’illegalità ha causato un danno economico significativo alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi, con un totale di 39,2 miliardi di euro. Questo dato, emerso durante un convegno promosso da Confcommercio Marche e dalla Guardia di Finanza delle Marche, ha messo a rischio 276mila posti di lavoro regolari, in leggera crescita rispetto all’anno precedente. L’evento, tenutosi ad Ancona nel Salone d’onore del Comando Regionale Guardia di Finanza Marche, ha evidenziato le nuove dinamiche di mercato nella lotta alla contraffazione e nella tutela del Made in Italy.
La Contraffazione: Un Danno Economico Significativo
La contraffazione, nel 2024, ha causato un danno economico di 5,1 miliardi di euro alle imprese italiane. Questo fenomeno non è un problema isolato, ma fa parte di una serie di pratiche illecite che colpiscono il settore del commercio e della ristorazione. Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Imprese per l’Italia, ha dichiarato che oltre sei aziende su dieci si dichiarano colpite da pratiche illecite come l’abusivismo e la vendita di prodotti falsi. Questi fenomeni non solo danneggiano l’economia legale, ma compromettono anche il decoro urbano.
L’Abusivismo: Un Problema Diffuso
L’abusivismo è una delle pratiche illecite più diffuse. Secondo l’indagine Confcommercio, realizzata in collaborazione con Format Research, oltre sei imprese su dieci si ritengono penalizzate dall’abusivismo e dalla contraffazione. Nel centro Italia, il 63,2% delle imprese si ritrova in questa situazione, un dato leggermente superiore a quello nazionale. L’abusivismo commerciale costa 10,3 miliardi di euro, mentre l’abusivismo nella ristorazione pesa per 7,4 miliardi. La contraffazione, invece, ha un impatto economico di 5,1 miliardi di euro, e il taccheggio causa danni per 5,4 miliardi.
Gli Effetti della Contraffazione e dell’Abusivismo
La contraffazione e l’abusivismo hanno effetti devastanti sull’economia legale. La concorrenza sleale è il problema più grave, con il 59,9% delle imprese colpite, seguita dalla riduzione dei ricavi, che colpisce il 29,1% delle aziende. Questi fenomeni non solo riducono i profitti, ma compromettono anche la reputazione delle imprese legali.
Il Consumatore e l’Illegalità
Un altro aspetto preoccupante è il comportamento dei consumatori. Un consumatore su quattro (il 24,2%) ha acquistato un prodotto contraffatto o un servizio illegale nel 2023. Di questi, la maggior parte (il 70,6%) ha utilizzato il canale online e circa la metà (il 45,6%) ha effettuato acquisti esclusivamente online. Questo dato evidenzia quanto sia facile per i consumatori accedere a prodotti illegali attraverso internet.
Le Soluzioni per Combattere l’Illegalità
Per affrontare questi problemi, è necessario un rafforzamento dei controlli da parte delle autorità locali. Le imprese devono essere protette dalla concorrenza sleale e devono avere accesso a incentivi adeguati per sostenere i costi sempre più alti della lotta alla contraffazione e all’abusivismo. Marco Barbieri ha sottolineato l’importanza di riconoscere gli incentivi alle imprese che investono in sicurezza, a beneficio dell’intera collettività.
La Prevalenza degli Acquisti Online
L’acquisto di prodotti o servizi illegali è spesso collegato a ragioni economiche. Tuttavia, è importante notare che la maggior parte dell’intrattenimento (86,4% della musica, film, abbonamenti tv, ecc.), dei prodotti di elettronica (65,9%), dei profumi e cosmetici (59,5%) e dei parafarmaci (58,6%) passa dagli acquisti online. Questo dato evidenzia quanto sia cruciale per le autorità locali e per le imprese proteggere il canale online e garantire che i consumatori possano effettuare acquisti sicuri e legali.
Conclusione
L’illegalità nel commercio e nei pubblici esercizi rappresenta un problema serio che colpisce sia le imprese che i consumatori. Con un danno economico di 39,2 miliardi di euro e la messa a rischio di 276mila posti di lavoro, è chiaro che è necessario un intervento deciso e coordinato. Le autorità locali devono rafforzare i controlli, le imprese devono essere sostenute con incentivi adeguati e i consumatori devono essere educati per evitare di cadere nelle trappole dell’illegalità. Solo attraverso una collaborazione efficace tra tutti gli attori del sistema sarà possibile combattere efficacemente la contraffazione e l’abusivismo.