La Rabbia di Jannik Sinner: Chiave per il Risalita dopo la Delusione di Parigi
Il ritorno in campo di Jannik Sinner ad Halle contro Yannick Hanfmann è un evento atteso con grande curiosità. Lo psichiatra Paolo Crepet, alla vigilia del match, ha condiviso con AGI le sue riflessioni sulla mentalità del giovane tennista italiano. Secondo Crepet, Sinner deve portare in campo la miglior rabbia possibile, quella che si è costruito dopo la finale persa al Roland Garros. Questa rabbia, ben gestita, potrebbe essere la chiave per il suo risalto.
La Rabbia come Motore di Crescita
Crepet ha sottolineato che Sinner ha dichiarato di aver focalizzato sugli aspetti positivi della finale, piuttosto che sulle occasioni perse. Tuttavia, il psichiatra non è convinto di questa versione dei fatti. “È come se dopo essere stata lasciata da quello che credeva il ragazzo della sua vita una ragazza si focalizzasse sui weekend romantici passati con lui e non sul dolore che prova,” ha detto Crepet. Secondo lui, Sinner dovrebbe portare in campo una rabbia che lo aiuti a crescere, non quella che lo porta a contestare le decisioni dell’arbitro o a prendersela con se stesso.
La Rabbia e l’Autostima
Crepet ha chiarito che la rabbia deve essere ben gestita. Se fosse il suo mental coach, consiglierebbe a Sinner di portare in campo una rabbia che lo aiuti a migliorare, non quella che lo porti a perdere autostima. “Un’opzione neanche lontanamente pensabile per Sinner,” ha detto Crepet, sottolineando che il tennista italiano non è il tipo da perdere tempo in riflessioni negative.
La Conoscenza dei Limiti
Crepet ha osservato che la sconfitta al Roland Garros ha dato a Sinner la possibilità di conoscere i suoi limiti. Solo la sconfitta può metterti faccia a faccia con le tue carenze, dandoti la possibilità di migliorarti. Questo è un messaggio importante per i genitori, che spesso vogliono proteggere i propri figli, ma che dovrebbero permettere loro di sbagliare, come hanno fatto i genitori di Sinner.
La Filosofia del Numero Uno del Mondo
Sinner non se n’è andato da Parigi con la strafottenza del vincitore, ma sapendo che per battere Alcaraz dovrà dare ancora di più. Crepet ha osservato che Halle sarà per Sinner una sorta di allenamento in vista di Wimbledon. La delusione parigina sarà un’opportunità per migliorarsi e prepararsi meglio per i tornei futuri.
La Mentalità del Campione
Crepet ha riflettuto sulla mentalità di Sinner, paragonandolo a un campione come Cahill. “Sinner non è un mammone come dimostrano le sue scelte di vita e perché è un campione che non rivolge troppo spesso lo sguardo al suo box,” ha detto Crepet. Questo atteggiamento potrebbe essere un vantaggio per Sinner, che non si lascia distrarre dalle pressioni esterne.
La Sfida dell’Inter: Un Nuovo Ciclo
Non sarà solo Sinner a dover risalire a cavallo dopo una sconfitta dolorosa. Anche l’Inter, in campo alle 3 di notte ora italiana di mercoledì contro il Monterrey al Mondiale per club, dopo la batosta contro il Paris Saint Germain nella finale di Champions League, dovrà affrontare la sfida. Crepet ha chiarito che le due sconfitte non sono comparabili: mentre il tennis è uno sport individuale, la sconfitta dell’Inter è stata collettiva. Inoltre, Sinner non si porta addosso il tifo di una curva, come accade per i giocatori di calcio.
La Consapevolezza del Nuovo Ciclo
Crepet ha sottolineato che l’Inter dovrà scendere in campo con la consapevolezza che un ciclo è finito. Con l’arrivo del nuovo allenatore, si apre una nuova era. Questo cambiamento potrebbe essere un’opportunità per la squadra nerazzurra, che dovrà lavorare duramente per migliorarsi e tornare ai vertici.
Conclusione
In sintesi, sia Jannik Sinner che l’Inter dovranno affrontare sfide significative dopo le delusioni recenti. Per Sinner, la rabbia ben gestita e la consapevolezza dei propri limiti saranno fondamentali per il suo risalto. Per l’Inter, la consapevolezza del nuovo ciclo e il lavoro di squadra saranno essenziali per tornare alla vittoria. Entrambi i casi richiedono determinazione, riflessione e una forte mentalità da campione.