José Daniel Ferrer: Sciopero della Fame per la Libertà a Cuba

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Cuba, l’oppositore Ferrer in sciopero della fame dopo due pestaggi

José Daniel Ferrer, coordinatore generale dell’Unione patriottica di Cuba (Unpacu), si trova in sciopero della fame da tre giorni nel carcere di Mar Verde, a Santiago. La notizia è stata diffusa dalla sua famiglia sui social media e resa pubblica dal sito indipendente Adn Cuba. Secondo quanto spiegato sabato dalla sorella Ana Belkis Ferrer, il prigioniero politico è stato picchiato due volte da detenuti comuni nel carcere Boniato a Mar Verde, l’ultima volta la settimana scorsa.

La cronologia degli eventi

Il 29 aprile scorso, il governo cubano aveva revocato la libertà condizionale di Ferrer, che era stato rilasciato a gennaio dopo una mediazione della Santa Sede. Ferrer aveva denunciato che, al suo arrivo nel penitenziario, era già stato picchiato una prima volta per fargli indossare l’uniforme di detenuto comune. Inoltre, aveva descritto l’ambiente in carcere come “peggiore che mai”.

Le accuse della famiglia e le reazioni internazionali

La sorella di Ferrer, Ana Belkis, ha condiviso dettagli agghiaccianti sui social media, denunciando le violenze subite dal fratello. “Inorriditi dalle notizie secondo cui teppisti del regime cubano hanno picchiato brutalmente Ferrer in prigione. Questo atto dimostra ancora una volta che le periodiche cospirazioni del regime per prendersi il merito del rilascio dei prigionieri sono del tutto in malafede”, ha scritto poco fa l’Ufficio per gli affari dell’emisfero occidentale del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti su suo account ufficiale di X.

Il contesto politico e le implicazioni

L’Unione patriottica di Cuba (Unpacu) è un’organizzazione che si oppone al governo di Cuba, accusato di corruzione e di mancanza di libertà di parola. La situazione di Ferrer rappresenta un caso emblematico delle difficoltà che i dissidenti politici affrontano in un paese dove la libertà di espressione è strettamente controllata.

La reazione del governo cubano

Il governo cubano ha sempre negato le accuse di violenze nei confronti dei prigionieri politici, sostenendo che le condizioni carcerarie siano migliorate rispetto al passato. Tuttavia, le denunce di Ferrer e altre figure simili continuano a mettere in luce le gravi violazioni dei diritti umani in Cuba.

La situazione attuale di Ferrer

Dopo due pestaggi, Ferrer è ora in sciopero della fame, una mossa estrema per attirare l’attenzione internazionale sulla sua situazione. La sua famiglia e gli attivisti per i diritti umani continuano a chiedere la sua liberazione immediata e la fine delle violenze nei confronti dei prigionieri politici.

Conclusioni

La situazione di José Daniel Ferrer è un esempio lampante delle difficoltà che i dissidenti politici affrontano in Cuba. Le violenze in carcere e la mancanza di libertà di parola mettono in luce la necessità di un cambiamento radicale nel sistema carcerario e politico del paese. La comunità internazionale deve continuare a monitorare la situazione e a pressionare per il rispetto dei diritti umani in Cuba.

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