La rabbia a Teheran per l'attacco: "Il regime pensa solo alla vendetta e non ci difende"

Davide Ladisa
4 min di lettura

Reazioni alla Notte di Attacchi Israeliani a Teheran

L’attacco israeliano di questa notte ha scosso profondamente la popolazione di Teheran, portando con sé non solo shock e paura, ma anche una rabbia crescente nei confronti di Israele e del regime iraniano. La notizia ha suscitato una reazione forte, con molti cittadini che esprimono il loro malcontento per il modo in cui gli attacchi stanno colpendo abitazioni civili e non solo i vertici militari.

La Reazione della Popolazione Civile

Una donna di 32 anni, che preferisce essere citata solo con l’iniziale del suo nome S., ha condiviso le sue esperienze e sentimenti. S., che lavora nel campo della cultura e non ha vissuto il conflitto con l’Iraq, vive nel quartiere di Shahran, nella zona Nord-Ovest di Teheran, con i genitori e due sorelle adolescenti.

Un Momento di Paura e Incertezza

Intorno alle 2 di notte, S. ha sentito la prima esplosione, che sembrava provenire dal palazzo accanto. Le esplosioni successive hanno fatto tremare la casa fino alle 4 del mattino, lasciando S. “quasi svenuta dalla paura”. L’ultimo boato, alle 7 del mattino, è stato particolarmente forte, e la famiglia è rimasta terrorizzata ma in casa, senza sapere cosa fare.

L’assenza di Rifugi Civili

“Da noi non esistono rifugi per i civili come in Israele”, ha sottolineato S. Dopo essere rimasta senza risposta dalla polizia e dal Comune di Teheran, ha chiamato le autorità per avere indicazioni, ma senza successo. “Il venerdì in Iran è un giorno festivo, e le linee telefoniche sono spesso sovraccariche”, ha spiegato.

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Le Critiche contro Israele e il Regime Iraniano

La notizia dell’attacco si è rapidamente diffusa, rivelando che diverse zone di Teheran erano state colpite. La ragazza esprime il suo malcontento per il fatto che Israele stia attaccando anche i civili per eliminare i comandanti dei Pasdaran. “Stanno circolando notizie che sono almeno 100 i morti e feriti, ma il bilancio ufficiale non è stato pubblicato”, ha detto S., esprimendo preoccupazione per il numero reale delle vittime.

La Diffusione delle Notizie e la Reazione del Governo

Mentre S. parlava al telefono, la connessione Internet è diventata instabile, e sono arrivate notizie di attacchi anche a Shiraz e Tabriz. “Non sappiamo cosa succederà domani, né tra due ore”, ha confessato. “In televisione le autorità continuano a parlare di vendetta, dicono di non preoccuparsi, ma non ci danno indicazioni. Lo stress e la pressione mentale che comporta vivere in Iran oggi sono davvero insopportabili”.

La Critica alla Reazione dell’Opposizione Esterna

S., che non è un’attivista, ha espresso preoccupazione per la reazione dell’opposizione esterna. “Quello che ci tormenta di più è la gioia dell’opposizione fuori dall’Iran che vorrebbe vedere il sistema cadere sotto le bombe dell’Idf”, ha detto. “Pensano che gli attacchi di Israele stiano danneggiando il ‘sistema’ e non pensano alle vittime civili”.

La Priorità delle Vittime Civili

“Alla Repubblica islamica non importa di chi muore, dei danni alle proprietà delle persone, che già vivono in condizioni economiche difficili”, ha sottolineato S. “In questo modo, Israele sta danneggiando prima di tutto noi civili”.

Conclusione

L’attacco israeliano di questa notte ha portato una reazione forte e diversificata tra la popolazione di Teheran. La paura, la rabbia e la preoccupazione per le vittime civili sono al centro delle reazioni, mentre l’opposizione esterna è criticata per non considerare le conseguenze delle sue azioni. Lo stress e la mancanza di informazioni da parte delle autorità rendono la situazione ancora più difficile da gestire.

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