Preoccupa Hormuz, il petrolio a rischio fiammate – Notizie

Davide Ladisa
5 min di lettura

Il Mercato del Greggio: Un’occhiata alla Situazione Attuale

Il conflitto tra Israele e Iran ha portato a una nuova ondata di incertezza nel mercato del greggio, con potenziali conseguenze dirette sui prezzi dei carburanti italiani. Finora, il rincaro è contenuto, con un aumento dell’8% per il petrolio e del 5% per il gas, ma la situazione è ancora incerta e soggetta a ulteriori fluttuazioni.

Alla chiusura di New York, ieri, il WTI, il greggio di riferimento globale, ha chiuso a ridosso dei 73 dollari, dopo aver superato i 77 dollari subito dopo l’inizio dell’attacco israeliano. Questo è ancora lontano dai preoccupanti picchi raggiunti l’anno scorso dopo i primi scontri tra Teheran e Tel Aviv o addirittura dall’inizio della guerra in Ucraina, quando il prezzo di un barile di petrolio è arrivato a scambiare a 120 dollari.

Il Timore dei Mercati e le Sanzioni Iraniane

Il vero timore dei mercati è l’eventuale coinvolgimento degli impianti petroliferi iraniani, il cui export è soprattutto diretto in Cina e interessato dalle sanzioni contro il regime. Le sanzioni internazionali hanno già limitato significativamente le esportazioni iraniane, ma un’eventuale rappresaglia dell’Iran sullo stretto di Hormuz, di fronte all’Oman, potrebbe scatenare una nuova ondata di incertezza.

Attraverso il canale transita tutto il petrolio diretto dal Golfo Persico agli importatori nel mondo comprese le esportazioni di GNL dal Qatar e dall’Oman: si tratta della principale arteria petrolifera, il 40% del volume del mercato. Un blocco totale dello stretto di Hormuz farebbe schizzare il prezzo del petrolio oltre i 200 dollari, come ipotizzato dagli esperti l’anno scorso all’acuirsi delle tensioni tra i due paesi.

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Le Conseguenze di un Blocco dello Stretto di Hormuz

Circa 15 milioni di barili al giorno transitano per lo stretto di Hormuz. Un blocco totale dello stretto di Hormuz rappresenta una minaccia significativa per il mercato globale del petrolio. Questo scenario è particolarmente preoccupante per il mercato globale del petrolio e potrebbe avere ripercussioni significative sui prezzi dei carburanti.

Un blocco dello stretto di Hormuz potrebbe causare un aumento esponenziale dei prezzi del petrolio, con potenziali ripercussioni dirette sui consumi degli italiani. La situazione è ancora incerta e soggetta a ulteriori fluttuazioni, ma è fondamentale monitorare attentamente lo sviluppo degli eventi per valutare l’impatto sui prezzi dei carburanti.

La Reazione del Governo Italiano

Il governo italiano ha espresso la sua attenzione e preoccupazione per la situazione attuale. Il responsabile del MASE, Gilberto Pichetto, ha rassicurato che in Italia non ci sono conseguenze quantitative immediate, ma chiaramente subiamo le conseguenze del rialzo dei prezzi internazionali delle materie prime.

“È chiaro che come governo abbiamo la massima attenzione rispetto a quanto sta accadendo, come tutte le volte che scoppia una guerra la preoccupazione c’è”, ha dichiarato Pichetto. “Non dimentichiamoci poi che il conflitto può anche far scattare un effetto di speculazione sui mercati, come abbiamo già visto in passato”, ha avvertito il ministro.

Interventi del Governo in Caso di Escalation

Il governo italiano è pronto a valutare interventi qualora necessario per mitigare gli effetti negativi sugli italiani. Pichetto ha assicurato che “il governo è sempre attento e pronto a valutare interventi qualora e quando ce ne fosse la necessità”.

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In caso di un conflitto prolungato o di un’escalation, il governo italiano potrebbe intervenire per stabilizzare i prezzi dei carburanti e proteggere i consumatori. La situazione è ancora incerta e soggetta a ulteriori fluttuazioni, ma il governo italiano sta monitorando attentamente lo sviluppo degli eventi per valutare l’impatto sui prezzi dei carburanti.

Sintesi

Il conflitto tra Israele e Iran rappresenta una minaccia significativa per il mercato del petrolio globale, con potenziali ripercussioni dirette sui prezzi dei carburanti in Italia. Nonostante i rincari attuali siano contenuti, la situazione è ancora incerta e soggetta a ulteriori fluttuazioni. Il governo italiano, sotto la guida del ministro Pichetto, sta monitorando attentamente la situazione e si impegna a intervenire qualora necessario per mitigare gli effetti negativi sugli italiani. È fondamentale rimanere informati e aggiornati per valutare l’impatto sui prezzi dei carburanti e proteggere i consumatori.

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