Contesto del Caso
La tenuta agraria di Surigheddu, situata nel comune di Alghero, è di proprietà della Regione ed è da decenni inutilizzata. Con una estensione di 1.200 ettari, questa terra è stata offerta alle mire degli speculatori immobiliari. Gli indipendentisti Bruno Bellomonte e Mario Sanna, difesi dall’avvocata Giulia Lai, hanno rivendicato quell’atto come un’azione di protesta per lottare contro l’abbandono di quelle terre che devono essere restituite agli agricoltori sardi per creare produzione e lavoro.
Il Dibattimento e le Ammissioni
Nel corso del dibattimento, i due imputati hanno ammesso le loro responsabilità, spiegando che l’azione era volta a denunciare l’abbandono delle terre sarde e a chiedere che venissero restituite agli agricoltori locali. Questo atto di protesta è stato visto come un modo per combattere la speculazione e promuovere lo sviluppo agricolo e l’occupazione.
La Richiesta della Procura e la Sentenza
La Procura ha chiesto la condanna a 200 euro di sanzione per i due imputati. Tuttavia, nel primo pomeriggio è stata emessa la sentenza di assoluzione. Il giudice ha motivato la decisione con “la particolare entità del fatto”, riconoscendo l’intento di protesta e l’importanza simbolica dell’azione.
L’Impatto della Sentenza
L’assoluzione ha suscitato reazioni miste. Da una parte, ci sono chi ha apprezzato la scelta del Tribunale di riconoscere l’importanza del messaggio di protesta. D’altra parte, ci sono chi ha criticato la decisione, sostenendo che l’azione avrebbe dovuto essere considerata come un atto di disturbo alla quiete pubblica.
La Visione degli Indipendentisti
Bruno Bellomonte e Mario Sanna hanno espresso la loro soddisfazione per la sentenza. Hanno sottolineato che l’azione era un modo per portare alla luce un problema grave e per chiedere una soluzione. Hanno anche ringraziato l’avvocata Giulia Lai per il suo impegno nella difesa.
La Situazione di Surigheddu
La tenuta di Surigheddu rappresenta un simbolo delle terre sarde che sono state abbandonate e offerte alla speculazione. Gli indipendentisti sperano che la loro azione possa contribuire a cambiare questa situazione, promuovendo un uso sostenibile e produttivo delle terre sarde.
Conclusione
Il caso di Bruno Bellomonte e Mario Sanna è un esempio di come l’azione civile possa essere utilizzata per denunciare problemi sociali e politici. L’assoluzione per imbrattamento ha dimostrato che il Tribunale di Sassari è disposto a riconoscere l’importanza dei messaggi di protesta, anche se questi possono essere visti come violazioni della legge. La situazione di Surigheddu rimane un problema aperto, ma l’azione dei due indipendentisti ha contribuito a portare alla luce un grave problema di cui è necessario trovare una soluzione.