Zingaretti: "Montalbano? Un capitolo chiuso, ora torno alla regia"

Davide Ladisa
9 min di lettura

Esperienze passate

Luca Zingaretti, noto attore italiano, ha recentemente accolto un momento significativo nella sua carriera al Taormina Film Fest, dove ha condiviso con il pubblico le sue riflessioni sul ritorno in Sicilia, una terra che gli riserva emozioni uniche. L’esperienza ha riacceso ricordi profondi, evidenziando il legame tra l’attore e il territorio. “Tornare in Sicilia è sempre meraviglioso. È una terra bellissima, ma più che bella è magica”, ha espresso Zingaretti in un’intervista, sottolineando l’incanto che questa regione esercita su di lui. Il suo ritorno, però, non è stato privo di tensioni emotive, poiché ha rivelato di non aver partecipato a eventi in Sicilia dal 2019, se non in una breve apparizione per uno speciale dedicato a Camilleri.

Il legame con la Sicilia

Il terreno siciliano ha una presenza indelebile nella vita di Zingaretti, che ha descritto il suo rapporto con la regione come una sorta di connessione naturale e radicata. “Non tornavo dal 2019, a parte una breve apparizione per lo speciale di Angela su Camilleri”, ha confermato, riferendosi al noto autore. Questo silenzio prima del Festival non è stato casuale: l’attore ha spiegato che il ritorno in Sicilia gli avrebbe ricordato le esperienze di Montalbano, una serie tv che ha reso immortale il suo personaggio. La sua volontà di evitare il confronto con il passato è motivata ad emozioni forti, legate all’assenza di persone che ha contribuito a creare questa magia.

Un capitolo chiuso

Zingaretti ha precisato che il tema della Serie Montalbano rappresenta per lui un “capitolo chiuso”, tanto che ha escluso la possibilità di partecipare a nuove trasposizioni letterarie. “Sarebbe troppo triste rifare ciò che abbiamo fatto per vent’anni insieme senza di loro”, ha dichiarato con riferimento al team di protagonisti e collaboratori che non sono più presenti. Questo rifiuto indica una profonda sensibilità verso il lavoro svolto in passato, ma anche una volontà di non ripetere lo stesso dolore emotivo. La sua presenza al Taormina Film Fest, comunque, è un atto di fedeltà a una terra che lo ha reso celebre, senza riprendere i momenti più dolorosi del suo passato professionale.

Industria audiovisiva italiana

Oltre alla sua carriera in campo cinematografico, Zingaretti ha espresso un commento importante sull’attuale stato dell’industria audiovisiva italiana, un settore in costante evoluzione ma anche a confronto con sfide strutturali. L’attore, inoltre, è co-proprietario di una società di produzione insieme alla moglie Luisa Ranieri, un’esperienza che gli ha permesso di comprendere meglio le dinamiche dietro le quinte. “C’è stata tensione tra governo e sigle di categoria sul tema del tax credit“, ha notato, riferendosi a una misura fiscale che ha svolto un ruolo cruciale nel sostegno della produzione cinematografica locale. Nonostante i limiti, il tax credit ha rappresentato un elemento di sostegno per molti professionisti del settore.

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L’importanza del tax credit

Il tax credit è una politica che, pur avendo presentato criticità, ha fornito un’opportunità di crescita all’industria audiovisiva italiana. Zingaretti ha sottolineato il valore di questa misura, sostenendo che ha dato “respiro” alla categoria e permesso di realizzare progetti di grande qualità. “Spero che si trovi una soluzione per continuare a produrre bene in Italia”, ha aggiunto, riferendosi alla possibilità di sostenere nuove iniziative cinematografiche senza dipendere da finanziamenti di origine esterna. Questo punto di vista riflette una preoccupazione comune tra i professionisti del settore, che vedono la mancata continuazione della misura come un rischio per la competitività nazionale.

La visione del futuro

La prospettiva di Zingaretti è quella di contribuire al ripristino del sistema economico che sostiene la produzione italiana. Ha sottolineato che negli ultimi anni, anche all’estero, il Paese ha dimostrato di poter realizzare opere di alto valore. “Abbiamo dimostrato di saper fare cose di grande valore”, ha ripetuto, esprimendo fiducia nella capacità del settore di recuperare e crescere. La sua esperienza come regista, infatti, dimostra una chiara volontà di esplorare nuovi orizzonti. “Sicuramente voglio tornare dietro la macchina da presa e lavorare a un nuovo film per il cinema”, ha rivelato, aggiungendo che ha tre idee in mente da sviluppare.

Un nuovo progetto cinematografico

La sua ultima esperienza come regista, come ha sottolineato, è stata “un’avventura di tale ricchezza che raramente ho provato da attore”. Il film “La casa degli sguardi”, che ha diretto, risulta essere stato un’esperienza appagante, plasmata dalla sua visione artistica. “Una sensazione di grande pienezza”, ha dichiarato, esprimendo il suo entusiasmo per un ruolo diverso dal suo. Questo passaggio ha evidenziato la sua capacità di prendere decisioni creative, esplorando nuove sfumature del mestiere. Zingaretti sembra voler proseguire su questa strada, dimostrando un interesse per il cinema che va oltre il ruolo di attore.

Le idee in cantiere

Attualmente, l’attore sta portando avanti più progetti, cercando di individuare la più giusta per iniziare. Questo approccio mostra una maturità nel prendere decisioni, tale da lasciare spazio alla creatività ma anche alla concretezza delle scelte di lavoro. Le sue tre idee fatte emergere da una riflessione costruttiva su cosa permetta di rafforzare la sua visione artistica. “Sto cercando di capire quale sia la più giusta per proseguire”, ha affermato, evidenziando la serietà del suo intento. Questo periodo di sperimentazione accresce il suo profilo come regista, aprendo nuove possibilità per l’industria audiovisiva italiana.

Un impegno creativo

Questo impegno in regia non riguarda solo il cinema, ma anche rafforzare il ruolo del settore in campo nazionale. Zingaretti, dimostrando una visione chiara sulla sua carriera, ribadisce che il lavoro da regista lo carica di significato. “Non raramente ho provato da attore”, ha ribadito con una sorta di umiltà, riferendosi all’esperienza dietro la macchina da presa come un’opportunità unica. La sua esperienza accresce la sua versatilità, permettendo di vedere il cinema da un’angolatura diversa, più intima e profonda. Questo è un aspetto cruciale, soprattutto per un attore che ha trascorso anni in un ruolo iconico come Montalbano.

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Conclusioni

L’esperienza di Luca Zingaretti al Taormina Film Fest è emersa come una catena di ricordi, emozioni e progetti futuri. Dopo il rifiuto di nuove trasposizioni di Camilleri, l’attore ha parlato del suo legame con la Sicilia, una regione che lo ha reso celebre e che rappresenta un’importante fonte di ispirazione. Allo stesso tempo, il tema del tax credit ha sollevato un dibattito rilevante per l’industria audiovisiva italiana, un settore in grado di produrre opere di qualità, come dimostrato da Zingaretti grazie alla sua esperienza in regia. La volontà di sperimentare e creare nuovi film esprime una promessa di continuità, anche a fronte di un momento complesso per il mercato cinematografico. Il suo percorso unisce passato e futuro, con una conservazione del legame con la Sicilia e una spinta per un cinema più innovativo. Lavoro, emozioni e progetti farebbero parte di una visione coerente, nel nome dell’arte e della collaborazione.

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